Varate il 09/06/1940, affondata dai nazisti nel golfo dell'Asinara il 09/09/1943
La Roma fu una nave da battaglia, la terza unità della classe Littorio e rappresentò il meglio della produzione navale bellica italiana della seconda guerra mondiale. Costruita dai Cantieri Riuniti dell'Adriatico e consegnata alla Regia Marina il 14 giugno 1942, venne danneggiata nel corso di un bombardamento aereo statunitense quasi un anno dopo mentre era alla fonda a La Spezia, subendo in seguito altri danni che la costrinsero a tornare operativa, dopo le dovute riparazioni, solamente il 13 agosto 1943.
A seguito dell'armistizio italiano, alla Roma fu ordinato, assieme ad altre navi militari, di raggiungere l'isola sarda della Maddalena, come concordato con gli Alleati. La squadra navale italiana, tuttavia, venne attaccata da alcuni bombardieri tedeschi che, servendosi delle bombe radioguidate plananti Ruhrstahl SD 1400, affondarono la Roma. Nei suoi quindici mesi di servizio la Roma percorse 2.492 miglia in venti uscite in mare, senza partecipare a scontri navali, consumando 3.320 t di combustibile, rimanendo fuori servizio per riparazioni per sessantatré giorni. Il 28 giugno 2012 il relitto della corazzata è stato rinvenuto a 1000 metri di profondità e a 16 miglia dalla costa nel golfo dell'Asinara dopo decenni di ricerche.
L'armamento principale era costituito da nove cannoni da 381/50 Mod. 1934 in tre torrette trinate ad azionamento elettrico, che sparavano proiettili da 885 kg (perforanti) e 774 kg (esplosivi) con un alzo massimo di 36º alla velocità iniziale di, rispettivamente, 850 m/s (perforanti) e 870 m/s (esplosivi) capaci di colpire alla distanza di 44,6 km. Oltre a questi la corazzata ospitava come armamento secondario antinave dodici cannoni da 152 mm in torri trinate che, pare, potessero essere usati anche per lo sbarramento antiaereo, dodici cannoni antiaerei da 90/50 mm in installazioni singole e quattro da 120/40 mm per tiro illuminante, più venti cannoni da 37/54 mm (in otto installazioni binate più quattro singoli) e ventotto mitragliere antiaeree da 20 mm (in quattordici installazioni binate). Secondo alcune fonti, invece, sarebbero state presenti trentadue mitragliere in sedici installazioni binate. I cannoni da 90/50, di tipo duale (antiaereo ed antinave) a caricamento manuale ed elevazione massima di 75º, avevano una gittata massima con alzo 45º di 15.548 metri (antinave), stimata in 13.000 secondo altre fonti, ed una tangenza di 9.000 metri (antiaerea),10.500 secondo altre fonti.
Nessun commento:
Posta un commento